Grasso viscerale: cos’è e come ridurlo

Il grasso viscerale – conosciuto più comunemente come grasso addominale – è la massa di tessuto adiposo concentrata nell’ addome e distribuita tra gli organi interni e il tronco.

Obesità viscerale: cos’è e perché è importante

L’eccesso di grasso addominale spesso viene definito anche come “obesità centrale”, “obesità addominale” e “obesità androide”. Con quest’ultimo termine si vuole evidenziare la tipica associazione del grasso viscerale con il sesso maschile ed i suoi ormoni, per l’appunto gli androgeni. Questa specifica forma di obesità, si differenza da quella ginoide – tipica del sesso femminile e caratterizzata da accumuli adiposi concentrati nella parte bassa dell’addome, sui glutei e sulle cosce – per la diversa influenza dei due fenotipi sul rischio cardiovascolare.

La causa principale del grasso viscerale sono i disordini ormonali, che possono essere un fattore ereditario, oppure possono insorgere come conseguenza di un’alimentazione scorretta o della somministrazione di alcuni farmaci. A differenza del grasso sottocutaneo, in questo caso la questione non è puramente estetica, il grasso viscerale può infatti comportare diverse patologie, vediamo quali.

“Secondo studi scientifici, la distribuzione del grasso addominale ha una sua rilevanza nel valutare i rischi per la salute”. Il pericolo è che l’organismo si ammali della cosiddetta sindrome metabolica, condizione che racchiude un insieme di fattori di rischio che predispongono a molte patologie anche gravi, come il diabete di tipo II, l’infertilità, le malattie cardiovascolari, l’infertilità, l’osteoporosi e addirittura i tumori.

Il legame con il cervello

Tra i diversi rischi che si corrono a causa del grasso viscerale sono presenti anche le malattie neurologiche e neurodegenerative. Il grasso addominale infatti, va a creare un’infiammazione generale dell’organismo, che porta in contro a patologie come ictus e Alzheimer. Inoltre, fa aumentare il mal di testa o potrebbe peggiorarlo e farlo diventare cronico. Tra l’altro, è stato riscontrato anche un legame tra grasso viscerale e tono dell’umore: frequentemente la presenza di grasso addominale è associata alla depressione.

Grasso viscerale, come si misura

Ma esattamente come si fa a misurare questo tipo di grasso? Oltre alla tac, esiste l’indice di grasso viscerale, che si misura attraverso una particolare bilancia, che si chiama impedenziometrica. Una volta inseriti i dati del paziente come età, sesso e altezza, il paziente sale sulla bilancia tenendo due manipoli e la bilancia rileva peso e la massa di grasso viscerale. Fino a 4 l’indice è basso. Da 4 a 13 è medio. Da 13 a 18 è alto, mentre diventa molto alto se il valore va dai 18 in su.

In ogni caso, è possibile misurare il grasso addominale misurando la circonferenza vita. Oltre agli 80 cm per le donne e oltre i 94 cm per gli uomini, sono definite misure a rischio.

Come eliminare il grasso viscerale?

Esistono vari metodi per eliminare il grasso viscerale, Tra questi troviamo i farmaci che riducono l’insulino-resistenza. Ma anche praticare sport aiuta a diminuire e ovviamente bisogna aiutarsi con l’alimentazione. Seguire una dieta varia e bilanciata in calorie e nutrienti e consumare cibi che hanno indice insulinico molto basso come: verdure amare, olio extravergine di oliva, cioccolato fondente, semi oleosi, olive e l’avocado è molto importante al fine di prevenire e ridurre il grasso addominale.

 

 

 

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